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Cataloghi: 1989/90/92/98/99/2000/02/03/08 “ELITE” della Casa Editrice di Varese.

Dizionario Enciclopedico D'arte Contemporanea: 1993/94/2002/03

Catalogo Mostra Monselice  

Catalogo X^ Biennale 2011 Acqui Terme  Mazzotta Editore

I° - II° Catalogo Associazione Incisori Italiani

Catalogo edito dalla libreria Pellegrini Mantova "omaggio alla bicicletta" 2011

Cataloghi di Arte moderna a contemporanea   Casa editrice Arianna Sartori 2015 – 2017.

Catalogo della mostra c/o la Casa Museo Arianna Sartori Castel D'Ario -MN- “l'Arte tra paesaggi e periferie”

Catalogo Casa Editrice Arianna Sartori “i frutti dell'autunno – le Zucche”

Cataloghi delle Mostre A.I.E. (Associazione Italiana Ex Libris) “ Duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, “Il cibo negli Ex Libris, “Buon Compleanno Italia”.

Catalogo Premio Acqui Terme 2017 Editore De Ferrari

Giornalisti e Critici: G. Pagliarulo - U.Biondi -  F. Puviani -  A. Spingardi -  G. Detti - F. Gamalero - Antonella Bianchi - Zaira Zuffetti - A. Caserini - P.A. Manca - Loretta lo Giudice - L. Carati.- Manlio Gaddi - I. Siboni - P. Bertelli - Paola Artoni - Paola Cortese - Brunetta Ferrarini - Elisa Piras - F. Bonalumi - Maria Graziella Savoia


 

HANNO SCRITTO di LUI 

 ….....I cieli di Gnocchi in qualche modo stupiscono. Verdi in una campagna verde azzurro nel bianco di Peschici. Profondo azzurro. L'aria che traspiro dai quadri che ho osservato è l'aria che si respira nella mia terra: olivi, case di tufo, luce e calore. Come rimanere indifferenti?.......... Gianfranco Pagliarulo

…....Alberico Gnocchi incornicia nel silenzio istintivo della sua semplicità una creatività pura, che la ricerca del particolare e non va intesa come bravura ma come messaggio d'amore per il paesaggio spesso dimenticato.......... U. Biondi

…...Le sue opere sono apprezzate per la freschezza e per la spontaneità con cui vengono fermate sulla tela paesaggi, angoli particolari. Senza dubbio Gnocchi è dotato di estro e di innate capacità artistiche......... F. Puviani

…...Alberico Gnocchi, il suo rapporto con la natura gli consente di trasferire nelle proprie interpretazioni quella serenità che emana dal suo animo e il messaggio che ne nasce, attraverso il verde più intenso e più tenero dei prati, i bruni e le terre ocra dei campi, è un invito a vivere in pace con se stessi e con con il prossimo, a colloquiare familiarmente con i fiori, le siepi, gli alberi, i boschi.......... A. Spingardi

…......i suoi temi si svolgono in un clima pacato ma ricco di vicende e il suo paesaggio è aperto ad ogni armoniosa interpretazione. La luce intatta che pervade le sue tele può dapprima suggerire incanti favolistici, ma poi si rivela scoperta ariosa e consapevole di realtà o di fantasie vissute. Così Alberico Gnocchi scopre i suoi momenti magici nella schiettezza del comunicare e non vi è zolla ne filo d'erba che non riveli tutta la sua minuta ma preziosa ricchezza, sono un esempio felice i fiori veri appunti gioiosi sulla tela oppure scorci di campagna, le marine. Caldi di una dimensione domestica pur nell'ampiezza del paesaggio..............è una pittura che nasce con estrema semplicità e come tale è pervasa da una serenità e freschezza composta in essa si sente l'ispirazione del momento, la riproduzione istintiva di un mondo fatto di quiete immagini..............Osservando i lavori di Gnocchi appare inseparabile con la natura, dà in uno spazio limitato, l'idea dell'immensità, i colori lo colpiscono sempre di più in modo di avere il sentimento della tonalità un giallo un verde un azzurro entrano nel suo subcosciente e dopo una sedimentazione nel magazzino dei ricordi diventa scintilla creatrice........Non è difficile scorgere dietro questi scenari di magistrale e vivida suggestione la finezza di una animo proiettato verso le cose belle della natura ed esserne quindi liricamente avvinto.....Coerenza tecnica, ricerca tenacia ed umiltà di stile sono le caratteristiche principali di questo sensibile artista.    G. Detti

…...Diversamente da chi si forma negli studi artistici per dedicare il proprio talento e la propria professionale all'arte, Alberico Gnocchi è condotto dai casi della vita lungo un altro percorso......... I difficili anni postbellici, segnati dalla povertà e dal bisogno del lavoro, lo costringono a spendere le proprie forze nella fatica della fonderia e della fabbrica, ma non gli impediscono di avviarsi come autodidatta alla pittura...........Egli sente urgente la necessità di rafforzare la propria formazione artistica e frequenta corsi di nudo e di tecniche pittoriche istituiti dal Comune di Milano..........L'artista sperimenta le diverse tecniche pittoriche – dalle tecniche miste all'olio, talora arricchito dall'aggiunta di sabbia in funzione di una modellazione tridimensionale della materia colore, gli acrilici, alla leggerezza immediata e luminosa dell'acquerello, alle tecniche grafiche a matita, carboncino e pastelli........ Frequenta la Scuola di incisione di S. Erlembaldo di Milano e diviene membro del gruppo Incisori della stessa........Gnocchi definisce due ambiti espressivi – quello pittorico e quello grafico – che conduce sempre parallelamente........Egli sceglie la rappresentazione dal vero, le tele rappresentano figure umane, paesaggi, cascinali, scorci resi particolari dal taglio compositivo, generato non da esteriore artificio prospettico, ma da suggestioni allusive, sedimentate nella profonda interiorità: quella di una persona cresciuta nella durezza inesorabile della vita, ma tenacemente tesa a cogliere la gioia vitale insita nell'opera dell'uomo........la tavolozza vivace e solare accende immagini vitali, che si fanno specchio di una pacata e meditata gioia; costruisce armoniche trame di luci e di ombre, densità materiche di colore, vibranti sonorità di toni............Alberico Gnocchi, sempre fedele alla versatilità della tecnica espressiva, sembra tentare anche la via dell'astrazione. Eppure la sua anima lo riporta alla concretezza delle cose, soprattutto quando esprime il suo talento più felice nell'incisione............Difficile e antica arte, quella dell'incisore legato a doppio filo alla capacità dello stampatore........Alberico Gnocchi padroneggia con sapiente disinvoltura le diverse tecniche incisorie: acquaforte, acquatinta, puntasecca, bulino, ceramolle, e la suggestiva – quanto intrigante ed accattivante – MANIERA NERA non hanno segreti per lui......... La maniera nera, magistralmente dominata sia sul piano tecnico e che su quello espressivo, sorprende per la sua profonda intensità espressiva. Dall'oscurità più compatta e vellutata dello sfondo nero, denso e assoluto come non mai, la luce radente ruba immagini e brani di realtà..............Vive di rinnovata suggestione visiva nella rigorosa sequenza di gradazioni. E' così che si rivela forte e chiara la dimensione artistica ed umana di Alberico Gnocchi: aperto alla ricerca, misurato nel porsi, sensibile e tenace nell'animo, lirico e vero nell'arte.    Antonella Bianchi

….........Come avviene per la più grande grafica di ogni secolo da Durer a Rembrant, da goya a Picasso, segnano uno straordinario affresco di avvenimenti e di costume, e insieme penetrano l'agitarsi incessante delle passioni e delle speranze, dei piaceri e delle sofferenze..........Un profilo artistico, quello descritto sopra che si addice ad un incisore poliedrico come Alberico Gnocchi, artista che da anni riesce con grande passione e pazienza a tradurre la sua volontà creativa in opere di sicura e certa eleganza, frutto di anni di esperienza.......Le opere qui esposte, personaggi, paesaggi, nature morte, sono la prova di come si possono ottenere risultati diversi, utilizzando tecniche espressive diverse........Ed è proprio dalla tecnica della maniera nera, affascinante ma non di facile esecuzione che Alberico Gnocchi, viene attratto in modo particolare......Con risultati gradevoli inizialmente e con la continua esperienza a risultati eccellenti, riuscendo ad estrarre dalle opere quei valori interiori , fatti di “luci e ombre” nei quali riesce con naturalezza a dare “UNA FIGURAZIONE ILLUMINATA”.   Pier Antonio Manca

…......E' con vivo piacere che ho accettato l'invito dell'Amministrazione comunale di opera di partecipare e presentare l'inaugurazione della personale di pittura e grafica di Alberico Gnocchi. Desta interesse la sua vicenda artistica: prima autodidatta, poi allievo e, di sicuro, professionista. Ma è ugualmente degno di attenzione come uomo per la sua discrezione, per la sua dichiarata e continua volontà di ricerca, per la sua gioia nel comunicare, nel condividere i momenti e i temi del suo lavoro......... Racconta della scuola di grafica, dell'”osare” con l'acquaforte, delle varie tecniche di incisione, dei tempi dell'acquatinta, dell'approccio con il nudo, della leggerezza dell'acquerello o della corposità dell'alchimia sabbia-colore con una freschezza giovane. Eppure Alberico Gnocchi ne ha fatta di strada, e porta in sé tanta storia: dall'amicizia sino dall'età giovanile con Ugo Maffi, allievo di Oskar Kokoschka, alle riflessioni su Van Gogh e gli impressionisti. E poi porta la sua storia, ci racconta di risaie e di fabbrica, di impegno sociale e politico, dei temi del lavoro e della natura e si capisce che ha tanto da dire, nelle sue diverse lingue: con il colore e con la leggerezza delle sfumature, col tratto veloce della pittura e con le pazienti tecniche dell'incisione.   Loretta lo Giudice

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albe mantova

Alberico Gnocchi alla personale di Mantova

Alberico  Gnocchi                      

Legato ad un mondo autentico, dove l'uomo è ancora interprete di sé, del proprio lavoro e delle proprie scelte e, dove anche la natura agreste non è vincolata alle speculative leggi della superproduzione, Alberico Gnocchi è nella costante ricerca di riportare sui propri fogli gli aspetti di una vita normale, che segue l'andamento delle stagioni, primavera, estate, autunno e inverno. La creatività, a distanza di anni, ancora pura e fresca, non intaccata da inutili intellettualismi, lo vede scegliere le tematiche legate al lavoro ed al paesaggio agreste e locale, alla raffigurazione di piccoli animali e alle composizioni di nature morte.

Gnocchi usa con abilità le diverse tecniche incisorie, così che ormai da anni l'acquaforte, la punta secca, l'acquatinta, la ceramolle, il bulino, e l'intrigante MANIERA NERA, sono da lui usate con abilità: l'artista stampa  prevalentemente in proprio le matrici che incide. Ma dal 1993 si è avvalso della stamperia di Cesare Linati di Milano. Il figlio Carlo, straordinario Stampatore e artista, lo ha fatto crescere dandogli determinanti suggerimenti sulla tecnica della maniera nera e, dal 2009 si avvale della stamperia 74\B di Ivan Pengo, stampatore Moreno Chiodini Docente di tecniche incisorie c/o la Scuola Superiore del Castello di Milano. Lui gli ha sperimentato, con risultati eccellenti, la stampa delle maniere nere con colore a poupée.

La "Corrida” incisione alla MANIERA NERA

Quando ritiene che una lastra sia completa, la lava con petrolio o acquaragia, l'asciuga e la tiene come matrice del disegno da replicare. Quindi inumidisce le carte, cosparge di inchiostro grasso con un tampone di pelle la lastra e scaldandola un poco per favorire la penetrazione della tinta nei solchi e la sua cessione alla carta. La lastra pronta, posta sul piano del torchio e coperta con il foglio di carta  da stampare e con un feltro, è da lui fatta passare insieme al piano del torchio sotto il cilindro di pressione, ogni volta è un'alchimia, infatti se è vero che tutti i fogli sono uguali è vero anche che sempre uguale è l'emozione che si prova alla vista di un foglio appena stampato!

Ma è nella maniera nera che Gnocchi riesce ad esprimere al meglio la propria vena poetica raggiungendo sempre ottimi risultati. La maniera nera è una tecnica d'incisione diretta che consiste nel trattare in modo uniforme una lastra con il “berceau”, uno strumento a forma di mezzaluna dentellata che alla stampa darebbe come risultato una fondo completamente vellutato e uniformemente nero. Sulla lastra così preparata Gnocchi riporta i suoi soggetti preferiti, le nature morte, che intende incidere. Il lavoro consisterà nell'annullare tutti segni fatti sino ad ora usando utilmente raschietti e brunitoi di forme e misure diverse.

Da tutto questo lavoro, fatto di riflessione e di paziente ricerca, segno dopo segno, prima alla ricerca del nero assoluto, con la capacità di ricondurre ogni tono di grigio ad un colore, poi alla ricerca della luce abbagliante, foglio dopo foglio, per trovare l'equilibrio dei segni  la poesia di un'incisione.

Maria Gabriella Savoia Storica e Critica d'Arte -  in occasione della personale c/o la GALLERIA SARTORI DI   MANTOVA

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Alberico Gnocchi, “L'Arte e il torchio” al Museo della Stampa di Soncino. Da anni Alberico Gnocchi, lodigiano puro sangue (“maddalenino”) ha lasciato la Città natale dove, frequentando tre pittori locali suoi conterranei, Maffi, Vanelli, Volpi, ha contratto la passione dell'Arte. Trasferito a Opera non ha però mai scordato le proprie radici, e,dopo avere frequentato i Corsi di Tecniche Pittoriche e quelli di nudo, di Acquarello, ha frequentato i Civici Corsi di Incisione al C.E.P. di Milano. Lo si è visto all'Oldrado da Ponte, alle edizioni Premio Coop, ottenendo il 2° Premio acquisto, alla Chiesa dell'Angelo con il suo Gruppo Incisori di Milano, alla Personale all'”Aquilone”, presentato dal Prof. Pier Antonio Manca, alla Biennale di Xilografia allo Spazio B.P.L. Di Lodi, alla Cascina Roma di S. Donato milanese, a Melegnano, a Peschiera Borromeo, Paullo.... 

Aldo Caserini Giornalista, Scrittore, Critico D'Arte, Direttore della Rivista culturale FORME 70 Periodico di Arti Figurative.